AVVISO
L'8 dicembre prossimo il sito non sarà più online.
E' stata una attività impegnativa ma con diversi riconoscimenti che abbiamo ricevuto da voi.
Qualche volta non vi abbiamo servito come avremmo dovuto e alcuni aspetti non sono stati gestiti al meglio e di questo vi chiediamo umilmente scusa.
Nella vita i progetti cambiano e noi vogliamo affrontare altre sfide ma, prima di congedarci, Vi ringraziamo di cuore per la comprensione e per il supporto con il quale ci avete sostenuto in tutti questi anni.
Un caro saluto.
Lo Staff di ZTLMilano
Forniamo consulenza completa su verbali da art. 7 e art. 142 CdS: ZTL Milano, AreaC Milano, autovelox, corsie preferenziali, eccesso di velocità. Ci occupiamo della multa Milano quando accertata da dispositivi di rilevazione a distanza, telecamere e autovelox.
Analizziamo: dal punto di vista amministrativo e tecnico zone a traffico limitato, corsie preferenziali, postazioni di controllo velocità, simulazioni, ricorsi analoghi vinti e conservati nella nostra banca dati ecc.
Compiliamo il ricorso al Prefetto di Milano e al giudice di pace nel caso di multa ZTL Milano, corrediamo i ricorsi all'occorrenza con rilievi metrici, fotografici, ricerca documentale e nei casi più complessi eseguiamo una perizia tecnica, in accordo con il Codice della Strada e il suo regolamento di attuazione.
3. Avvisiamo su scadenze e documenti per contrastare una eventuale cartella esattoriale. Saremo noi a gestire l'iter della vostra multa. Vi avviseremo della conclusione del procedimento amministrativo e delle azioni a carico vostro. Saremo la vostra agenda.
1. I ricorsi sono tecnicamente scritti male;
2. Le infrazioni accertate da telecamere o autovelox e i verbali emessi presentano dubbi di legittimità;
3. Chi vuol fare ricorso non può conoscere una materia vasta e complessa fatta di apparecchiature tecniche e scadenze da tenere sempre presenti;
4. Le persone multate non comprendono perché l'importo delle multe da ZTL, e per certi versi anche quelle da autovelox, sono tanto salate per avere arrecato un pericolo quasi inesistente.
5. Le casse pubbliche sono vuote e l'automobilista è considerato un bancomat che si muove in auto.
Oltre il 95% dei ricorsi al prefetto sono a favore dei vigili che hanno emesso le multe. A detta dei giudici di pace e dei verificatori esperti dei prefetti la qualità complessiva è scadente. ZTLmilano ha le competenze per evitare che ricorsi da verbali illegittimi siano rigettati per:
Se la qualità dei ricorsi è opinabile l'intero procedimento dall'accertamento dell'infrazione al verbale non è migliore per ciò che riguarda le multe accertate con controlli automatici. Noi interveniamo con accuratezza nella valutazione tecnica dei dispositivi di accertamento dell'infrazione a distanza e della regolarità tecnica delle corsie preferenziali, delle zone a traffico limitato e dell'AreaC Milano.
Non sempre è convincente la battaglia per la prevenzione e la mobilità sostenibile riproposte anno dopo anno visto che le recenti amministrazioni hanno eliminato oltre 500.000 posti parcheggio in città. Il numero delle multe aumenta ogni anno e ormai a Milano si parla di "industria della sanzione" un esempio su tutti, gli autovelox in uscita dalla città (Palmanova etc.) o il più cattivo d'Italia, l'autovelox di viale Fulvio Testi che sanziona in media 1200 volte al giorno per 109.000 € al giorno.
Ogni tanto cediamo alle insistenze di chi vuole proporre ricorso per un divieto di sosta per lavaggio strade. Un tale ricorso non è conveniente per chi lo propone perché la sanzione si estingue con meno di 30 €. Ma si sa, sulle questioni di principio non c'è logica che tenga e così, visitato il sito di contestazione, acquisite le prove è stato redatto il ricorso. Dopo alcuni mesi il ricorso è stato accolto e il cliente ci ha inviato l'ordinanza di archiviazione del verbale che pubblichiamo qui. Se l'organo accertatore chiede l'annullamento in autotutela del verbale essendo emersi elementi di improcedibilità dell'accertamento sanzionatorio è per noi una grande soddisfazione. Per i dettagli del ricorso continua a leggere ...
Nel panorama delle sanzioni quelle da accesso non autorizzato (art. 7 CdS) meritano pari importanza rispetto a quelle da eccesso di velocità (art. 142) sia per il numero totale delle sanzioni che per l'introito totale nelle casse comunali. Si fa notare che, il costo ridotto della sanzione da art. 7 (83 €) è maggiore del costo della sanzione per eccesso di velocità da art. 142 comma 7 (41 €) (velocità superata compresa tra 1 e 10 Km/h).
Nell'articolo di approfondimento si riporta un'analisi sistematica delle cause della sanzione da art. 7.
Se ce ne fosse bisogno ci stiamo riferendo ai verbali che portano la seguente motivazione: "Art. 7 comma 14, D.Lgs 30/4/1992 n. 285 – Circolava nella corsia riservata ai mezzi pubblici benché agli accessi fossero esposti i segnali indicanti il divieto."
Le multe da art. 7 sono difficili da evitare poiché, oltre ai parametri oggettivi del caso, vi sono i parametri moderatori che agiscono sulla probabilità di accadimento dell'infrazione. Stesso discorso vale per le multe da autovelox contro le quali consigliamo anche l'uso di qualche app come WAZE e simili.
Con una adeguata visione strategica della guida e un corretto comportamento tattico si può drasticamente ridurre il numero dei verbali che ci vengono recapitati. Visione strategica e tattica di guida devono essere considerati come capacità e come tali appresi con lo studio e l'esperienza dei casi concreti.
L'articolo espone un esempio di sanzione accesso non autorizzato e di eccesso di velocità (art. 142) allorquando " pizzicati" da un autovelox. Negli esempi si riportano elenchi di situazioni di scarsa consapevolezza durante il viaggio e un comportamento tattico inidoneo ad affrontare le insidie della circolazione a Milano e provincia con diverse tipologie di ZTL, un numero elevato di corsie preferenziali, una segnaletica non sempre impeccabile, 18 autovelox fissi in città e 10 autovelox di Città Metropolitana nelle strade statali. Vai all'articolo di approfondimento.
La sentenza GdP Firenze n.1309\2020 (9 luglio), a favore di una ricorrente e da noi proposto dopo il rigetto del precedente ricorso al Prefetto di Firenze, non è cosa di poco conto perché, piano piano, si sta ridimensionando la portata della dichiarazione di “fede privilegiata” con la quale, la PA si oppone a ogni richiesta di dimostrazione, contrariamente al ricorrente che deve dimostrare tutto.
I tecnici, non avvezzi alle dichiarazioni ma ligi alle dimostrazioni, sentono frustrata la richiesta di confronto con l’organo accertatore e il prefetto i quali, si oppongono, rispettivamente, con la fede privilegiata nelle controdeduzioni e nelle ordinanze di rigetto ad ogni dimostrazione e ponendo così la parola fine ad ogni contestazione sollevata nel ricorso senza possibilità di replica.
Il ricorso da noi vinto era basato sulla richiesta all’Organo accertatore di dimostrare che la pretesa economica era legittima dimostrando che il suo operato era conforme alle norme applicabili e non ultimo dimostrare la correttezza dell’accertamento dell’autovelox di Lastra a Signa (SGC FI-PI-LI) che ha sanzionato il ricorrente con l’art. 142 comma 8. Vedi sentenza
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Ultimo aggiornamento: aprile 2021
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