Limiti di velocità in autostrada
Limiti di velocità per categoria di veicolo
1. Come la veloctà influenza i danni in un incidente
2. Velocità e gravità del danno
3. Fattori che inducono a superare i limiti di velocità e l'effetto autovelox
4. Metodi di controllo della velocità puntuale e media
a. Sanzioni per eccesso di velocità
b. Comunicazione dati personali e patente del conducente
c. Sanzioni per violazione continuata
d. Sanzione notturna
e. Pagamento scontato del 30%
f. Sanzioni per i veicoli commerciali raddoppiano
Multa per eccesso di velocità e sentenze della Corte di Cassazione
Aggiornamento: Dicembre 2020 - Definizione di velocità. Novembre 2020 - Circolare Prefetto Lodi.
In qualunque libro di fisica, al capitolo relativo alla cinematica, la velocità di un punto nello spazio è definita come la variazione nel tempo della posizione del punto ciò detto, l'unità di misura della velocità è il rapporto tra due unità di misura primitive, lunghezza diviso tempo, p.e. chilometri all'ora, metri al secondo, miglia all'ora.
Riportiamo la definizione di velocità del pilota di motociclismo su pista, Rossi Valentino, diverse volte campione del mondo.
La
velocità comporta movimento. Del riflesso, del pensiero, dell’attenzione, del gesto. Genera vantaggi, libidini, un pizzico di rischio, un piacere esclusivo. Il piacere di guadagnare qualcosa per raggiungere qualcosa. Un traguardo, un compimento. Velocità come eliminazione dei tempi morti, del tempo perduto, della noia, talvolta. Velocità come sistema di vivere, di vincere, di stare al mondo, essendo il mondo in piena accelerazione. È una aspirazione e, spesso, una scelta, oppure una attitudine che amplifica sensazioni, reazioni, gusto. La velocità costringe a una cura adatta, a una capacità specifica, altrimenti comporta un errore, una caduta, un rimpianto. Ci vuole testa e fisico, per la velocità. Quella padronanza che permette di apprezzare la lentezza, quando essere veloci non serve affatto.
Generalità sui limiti di velocità. Nel codice della strada italiano i limiti di velocità possono essere fissi e variabili sia sulle autostrade sia sulle strade extraurbane principali e i conducenti sono obbligati ad osservarli "ai fini della sicurezza della circolazione e della tutela della vita umana ...".
In caso di precipitazione atmosferiche (pioggia, grandine, neve), anche di piccola entità, è d'obbligo ridurre la velocità di 20 Km/h.
Nel CdS vi sono quattro limiti di velocità fissi:
La segnaletica con il limite massimo di velocità ha la funzione di identificare il punto dell'asse stradale al di la del quale vige un'altra velocità. E' necessario garantire una distanza di percezione e avvistamento del segnale per il quale, il conducente deve iniziare a rallentare e uniformarsi dal punto suddetto, con la nuova prescrizione di velocità.
Il conducente, in assenza di segnale limite massimo di velocità è obbligato a condurre il veicolo alla
Tutte le velocità sono indicate all'art. 142 del Codice della Strada per il quale, basa la sicurezza della circolazione e quella della vita umana su 3 punti:
Per ciò che riguarda i limiti di velocità variabili c'è da dire che tali limiti operano in modo automatico, senza una prescrizione segnaletica, anche per precipitazioni di modesta entità. In caso di nebbia, quando la visibilità è inferiore a 100 m la velocità è automaticamente ridotta a 50 Km/h.
All'interno dei centri abitati, di regola la velocità è di 50 Km/h, essa può essere elevata, a discrezione dell'amministrazione comunale a 70 o ridotta a 30 Km/h.
S. urbana | S. extraurbana | S. extraurbana | Autostrada | |
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secondaria | principale | |||
MOTOCICLI | ||||
cilindrata < 150 cc | 50 | 90 | non ammesso | non ammesso |
cilindrata > 150 cc | 50 | 90 | 110 | 130 |
AUTOVETTURA | 50 | 90 | 110 | 130 |
VETTURA e rimorchio | 50 | 70 | 70 | 80 |
AUTOBUS | ||||
fino a 8 t | 50 | 70 | 70 | 80 |
oltre 8 t | 50 | 80 | 80 | 100 |
AUTOTRENO | 50 | 70 | 70 | 80 |
CICLOMOTORI | 45 | 45 | non ammessi | non ammessi |
QUADRICICLI | 50 | 80 | 80 | 80 |
La presenza di un dispositivo di controllo della velocità,
l'autovelox, in una sezione stradale o in un tratto di strada ha un effetto positivo sulla sicurezza della circolazione e la tutela della vita umana. Di seguito si riportano tre principi correlati agli incidenti e alle leggi della meccanica del movimento.
Una riduzione della velocità incide significativamente sulla riduzione dei decessi dei pedoni. L'andamento in percentuale dei decessi rispetto alla velocità in Km/h di un veicolo in marcia è rappresentato dal diagramma qui riportato.
Dal diagramma di figura si rileva che, la probabilità di sopravvivere a un investimento da parte di un pedone è del
- 90% quando la velocità del veicolo è inferiore a 30Km/h;
- 50 % quando la velocità del veicolo è inferiore a 45 Km/h
- 0% quando la velocità del veicolo è di 80 Km/h, in pratica la probabilità del decesso è del 100%.
Generalità sulla velocità. Non a caso ci si riferisce alla velocità quando si parla di sicurezza stradale essa infatti, concorre negli incidenti stradali per due motivi o perché è la causa e\o perché incide sulla gravità dei danni. Per questi motivi all'art. 140 il CdS enuncia il principio fondamentale della circolazione stradale:
"Gli utenti della strada devono comportarsi in modo da non costituire pericolo o intralcio per la circolazione ed in modo che sia in ogni caso salvaguardata la sicurezza stradale."
I due articoli che seguono trattano la velocità sia dal punto di vista qualitativo (art. 141) sia quantitativo (art. 142) e la violazione dei predetti articoli è sanzionata. La multa più conosciuta è quella per eccesso di velocità, con limiti fissi, di cui all' art. 142 mentre l'altra, di cui all'art. 141, è la multa per la violazione dei limiti di velocità elastici o per velocità non regolata.
Il verbale può contenere le sanzioni che appartengono a entrambi gli articoli. Qui ci occuperemo solo delle infrazioni per limiti fissi di velocità massima e che sono elevate quando si conduce il veicolo oltre il limite fisso imposto alla categoria di veicolo e al tipo di strada. Il limite massimo di velocità è di norma segnalato.
La norma prevede quattro fasce di violazioni che per i casi più gravi sono previste la decurtazione dei punti e la sospensione della patente.
Fascia I. Avere superato il limite massimo di velocità di non oltre 10 Km/h (caso del comma 7).
Per tale caso la sanzione prevede la sola sanzione principale (pecuniaria).
Fascia II . Avere superato il limite massimo di velocità di oltre 10 Km/h e non oltre 40 Km/h (caso del c.8).
Per tale caso la sanzione prevede la sanzione principale (pecuniaria) e la decurtazione di 3 punti patente, non è prevista la sanzione accessoria (sospensione della patente).
Fascia III. Avere superato il limite massimo di velocità di oltre 40 Km/h e non oltre 60 Km/h (caso del c.9).
Per tale caso la sanzione prevede la sanzione principale (pecuniaria), la decurtazione di 6 punti patente e la sospensione della patente da 1 a 3 mesi.
Fascia IV. Avere superato il limite massimo di velocità di oltre 60 Km/h (caso del c. 9bis).
Per tale caso la sanzione prevede la sanzione principale (pecuniaria), la decurtazione di 10 punti patente e la sospensione della patente da 6 a 12 mesi.
Nei casi in cui è prevista la decurtazione dei punti patente, la legge 286 del 24.11.2006 ha integrato l'art. 126 bis CdS che prevede la decurtazione dei punti a carico del conducente responsabile della violazione. Come spesso succede la violazione è accertata dagli autovelox senza la contestazione immediata pertanto, è spedita al proprietario, quale responsabile in solido, la richiesta di identificazione del conducente. Il proprietario deve comunicare all'organo accertatore,
entro 60 giorni dalla data di notifica
del verbale di contestazione, i dati personali e della patente del conducente al momento della violazione. Nel caso tale comunicazione è omessa sarà inviata al proprietario, in qualità di obbligato in solido, una ulteriore
sanzione amministrativa di 292 euro.
Il Codice tratta i casi gravi (comma 9 - III fascia) e molto gravi (comma 9bis - IV fascia) con una particolarità non trascurabile nel caso il trasgressore sia identificato per la seconda volta entro due anni dalla prima infrazione dei commi 9 e 9bis. Nel caso della seconda sanzione con il comma 9 (sanzione grave) la sospensione della patente ha durata maggiore, da 8 a 18 mesi mentre, nel caso della seconda sanzione con il comma 9bis (sanzione molto grave) si ha la revoca della patente.
Con il decreto legge del 21 giugno 2013 è stato modificato l'articolo 202 del Codice della Strada introducendo la possibilità per i trasgressori di usufruire di uno sconto del 30 percento sulle sanzioni di cui all'art. 141 e 142. Precisiamo due cose, lo sconto riguarda solo il costo della sanzione e non le spese di procedimento inoltre, non vale per le sanzioni che prevedono la sospensione della patente , commi 9 e 9bis.
Di seguito riportiamo alcune sentenze che illustrano alcuni orientamenti della Corte di cassazione sul tema della velocità. Le sentenze sono utili per riflettere sul comportamento più opportuno che il conducente dovrebbe tenere nelle situazioni più comuni durante la circolazione stradale.
Velocità in autostrada
4. La condotta gravemente colposa delle vittime (uscita in retromarcia e a fari spenti da una piazzola di sosta) non è motivo per escludere un addebito di colpa per il conducente che, circolando a una velocità ben superiore a quella consentita, si è scontrato con la vettura che stava effettuando l'imprudente manovra. (Corte di C. sez. penale 25.3.2014 n. 13969.
5. Una velocità troppo bassa può risultare inadeguata rispetto al tipo di strada percorso: l'eccessiva lentezza del veicolo tamponato può quindi risultare concausa al verificarsi del sinistro. C.C. sez. penale 1.3.2011 n. 22135.
Velocità in condizioni di scarsa visibilità
6. Commette una grave imprudenza il conducente di un mezzo pesante che circola a una velocità superiore ai 70 Km/h in condizioni di scarsissima visibilità (nebbia, fumo nero ed ora notturna) C.C sez. penale 2.5.89 n. 6626.
Velocità in curva
7. La moderazione della velocità nelle curve si deve intendere obbligatoria anche quando esse siano a visuale ampia e libera, poiché il legislatore in tema di velocità ha volutamente fatto una distinzione tra curva e tratto di strada a visibilità limitata in considerazione del fatto che il moto dei veicoli in curva comporta un rischio dello sbandamento e della limitata visibilità, il cui grado di pericolosità è direttamente proporzionale alla misura della velocità. CC sez. penale IV 28.9.1982.
8. Il conducente che percorre una curva a visibilità limitata deve contenere la velocità in un modo da potere arrestare il veicolo fra il punto di avvistamento di un ostacolo e quello in cui si trova l'ostacolo stesso.
Velocità in presenza di pedoni
9. In prossimità di un passaggio pedonale occorre diminuire la velocità e, occorrendo fermarsi. CC sez. civ. 22.5.2015 n. 10684.
10. Ogni conducente ha, tra gli altri, anche l'obbligo di prevedere le eventuali imprudenze o trasgressioni degli altri utenti della strada e di cercare di prepararsi a superarle senza danno altrui. E' responsabile di omicidio colposo aggravato dalla inosservanza delle norme che disciplinano la circolazione stradale l'automobilista che pur avendo tempestivamente avvistato due pedoni ... non eseguiva alcuna manovra per segnalare il suo sopraggiungere e ridurre al minimo la velocità , sino a fermarsi. CC penale 5.2.1993 n. 1207.
11. Velocità in prossimità di attraversamenti pedonali
Nell'avvicinarsi ad un attraversamento pedonale il conducente deve sempre adeguarsi alle condizioni del luogo, guidando con la massima attenzione e tenendo una velocità assolutamente prudente. CC sez. penale 19.2.2009 n. 7295.
12. Velocità in presenza di intersezioni
Un modesto superamento dei limiti di velocità e la circolazione al centro della carreggiata sono condotte assai frequenti tra gli automobilisti: il conducente obbligato a dare precedenza ad altri veicoli deve pertanto tenere conto di tali eventualità e, in caso di scontro con il veicolo favorito , non può ritenere esclusa la propria responsabilità per il fatto che l'altro conducente procedeva a velocità superiore ai limiti di legge. CC sez. penale 22.11.2010 n. 41506.
13. L'obbligo per il conducente di tenere una velocità particolarmente moderata in prossimità e in corrispondenza dei crocevia non si esaurisce col moderare l'andatura in vicinanza di essi ma si estende a tutta l'area d'incrocio e quindi deve essere osservato finché questo non sia stato interamente superato. CC sez. penale 18.12.1989 n. 6116.
14. Il conducente favorito dal diritto di precedenza deve comunque adottare una condotta prudente e moderare particolarmente la velocità in prossimità di incrocio. CC sez. penale 17.11.1990 n. 6207.
Autovelox e tutor sono molto diffusi e servono per controllare rispettivamente la velocità istantanea o puntuale e la velocità media. Altri metodi non hanno avuto una larga diffusione forse perché non servono a “fare cassa”, forse perché poco efficaci, forse perché non sono associati al concetto di prevenzione efficace.
La locuzione del
"fare cassa con gli autovelox",
è concepita dagli utenti della strada come un escamotage per il finanziamento pubblico, l'argomento è però trattato all'art. 208 del CdS. Le sanzioni hanno un impatto sociale non indifferente ed è per questo che sono un argomento piuttosto dibattuto rilegando l’effetto benefico degli autovelox in secondo piano rispetto agli introiti prodotti da un autovelox ben piazzato.
Lo spirito delle norme che riguardano il controllo dei limiti massimi di velocità è quello di fare prevenzione e non finanziamento pubblico così come ricorda il Prefetto di Lodi con con la circolare del 26.10.2006 Prot. 9546/2006/Area III (v. sotto la circolare) a tutti gli attori preposti al controllo della velocità nelle strade della provincia ai sindaci della provincia di Lodi e per conoscenza al Presidente della Provincia, al Signor Questore, al Comandante provinciale dei Carabinieri, al Comandante provinciale della Guardia di Finanza, al Comandante della Sezione Polizia Stradale.
Purtroppo, il concetto di prevenzione non è normato e dipende dalla ragionevolezza di ciascun sindaco o amministratore dell'ente proprietario della strada e si constata, un'idea diffusa tra gli amministratori, che più multe sono elevate più si fa prevenzione. Si constata, tra le altre cose, che nell'installazione di un autovelox non sono seguite, dalla Pubblica amministrazione, le regole dell'installazione della segnaletica specifica secondo le norme del CdS e del suo Regolamento di attuazione. Sorge spontanea una considerazione sulla psicologia comportamentale la quale, insegna che, quanto più un oggetto o situazione è proibita tanto più il comportamento dell’individuo tende a infrangere le regole.
Sommessamente diciamo che la prevenzione degli incidenti stradali è una attitudine culturale delle amministrazioni più avvedute infatti, esse introducono iniziative formative sull'argomento già nelle scuole di primo grado, insegnando il rispetto degli utenti della strada.
LODI, 26 OTTOBRE 2006
Prot. 9546/2006/Area III
Ai Signori Sindaci dei Comuni della provincia
e p.c.
Al Signor Presidente della Provincia di Lodi
Al Signor Questore
Al Signor Comandante provinciale dei Carabinieri
Al Signor Comandante provinciale della Guardia di Finanza
Al Signor Comandante della Sezione Polizia Stradale
OGGETTO: decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 “Nuovo Codice della Strada”. Art. 142.
Si fa riferimento all’applicazione dell’art. 142 del decreto legislativo n. 285 del 1992 “Nuovo Codice della Strada”, relativo ai limiti di velocità.
Scopo della citata norma, come noto, è la sicurezza della circolazione e la tutela della vita umana.
Ciò si realizza attraverso:
Ne consegue che le modalità applicative e la valutazione delle circostanze di fatto delle violazioni devono ispirarsi unicamente ai principi generali della sicurezza e dell’incolumità, questi essendo i valori primari che il legislatore ha avuto di mira.
La previsione dell’art. 208 – in forza del quale i proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie per violazione al Codice della Strada sono devoluti allo Stato, alle Regioni, alle Province e ai Comuni – intende esclusivamente definire il novero dei soggetti beneficiari dei proventi e, come è ovvio, non è il motivo ispiratore (finanziamento pubblico) del sistema sanzionatorio del Codice della Strada.
La qual cosa è ben nota agli operatori della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri nella loro quotidiana attività, come è stato recentemente sottolineato anche dalla stampa specializzata.
D’altra parte risulta che tali principi siano stati pienamente recepiti dal Presidente della Provincia di Lodi, che qui legge per conoscenza e al quale si manifesta pieno compiacimento per l’installazione, anche d’intesa con alcuni Sindaci, di dispositivi di segnalazione visiva della velocità di marcia dei veicoli. Detti dispositivi, in un’ottica squisitamente educativa, consentono facilmente di moderare la velocità e di non superarne i limiti massimi.
Tanto premesso, le SS.LL. sono pregate di voler informare l’attività sanzionatoria in oggetto ai principi suesposti, al fine di migliorare la circolazione in questo territorio provinciale e di accrescere la fiducia del cittadino-utente della strada nello Stato-comunità.
Si confida nella consueta fattiva collaborazione.
IL PREFETTO
(De Stefano)
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